Riaprono centri estivi
Dal 15 giugno a Brescia e provincia riaprono i centri estivi per i ragazzi ed i bambini. Con un sacco di precauzioni, come mascherina obbligatoria per bambini dai 6 anni, misurazione della temperatura, tante attività all’aperto.
Misure precauzionali in un contesto, come quello italiano, dove contagi fra bambini sono stati riscontati comunque in pochissimi casi e dove i bambini, fra scuole e asili chiusi e parchi giochi con il nastro rosso, continuano a pagare un prezzo esageratamente alto.
“Vogliamo accogliere l’invito delle famiglie in questo momento di emergenza che ha privato i bambini e i ragazzi di tutti i servizi educativi e scolastici” spiega l’assessore all’Istruzione Fabio Capra.
Il tema della responsabilità sanitaria
Gli enti che gestiscono i centri estivi dovranno predisporre una informativa adeguata per genitori, operatori, e minori sulla prevenzione del contagio e i genitori firmeranno un ‘patto’ per la gestione dei servizi.
Sarà prevista “una approfondita pulizia giornaliera degli ambienti con detergente neutro e disinfezione, con particolare attenzione alle superfici toccate più frequentemente e ai servizi igienici”. Il vero problema resta il nodo della responsabilità sanitaria in caso di contagi.
“Secondo la normativa regionale noi come Comune dovremmo autorizzare i progetti degli altri enti gestori dei centri estivi, come privati, oratori. Noi non abbiamo la competenza sanitaria per approvare una cosa così delicata. Per i nostri, potremmo anche prenderci la responsabilità. Per gli altri vogliamo che la Regione specifichi bene cosa comporta questa autorizzazione. Se è solo una presa d’atto, va bene. Altrimenti, non intendiamo autorizzare niente, perché non abbiamo le competenze sanitarie” continua Capra.