Rivolta richiesta al governo
I gestori delle palestre in provincia di Brescia ed in generale in Lombardia hanno levato un grido d’allarme, perché la chiusura dei luoghi aperti al pubblico richiesti dalla Lombardia come prevenzione del virus li starebbe rovinando.
Ricordiamo che la Lombardia ha ordinato “sospensione, sino all’8 marzo 2020, di tutte le manifestazioni organizzate, di carattere non ordinario, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso” e anche quindi dei centri sportivi e delle palestre. I cui gestori, però, adesso si fanno sentire.
Il comunicato di ANIF
“Siamo a rappresentare con questa comunicazione l’estrema preoccupazione (…) e l’estrema difficoltà che abbiamo verso i nostri associati, ai quali non siamo in grado di fornire indicazioni uniformi, nei diversi territori regionali e a volte in comuni limitrofi” commenta ANIF, associazione che rappresenta le strutture sportive in Italia, scrivendo al governatore della Lombardia Attilio Fontana e agli assessori al Welfare, allo Sviluppo economico e al Bilancio. Sarebbero a rischio tanti posti di lavoro, a causa del fatto che il settore impiega tantissimi dipendenti.
“Chi ci governa non ha idea di come funzioni il nostro lavoro, sono amareggiato. Lo scandalo vero è che ci stanno mandando alla rovina senza rendersene conto” commenta un collega dell’hinterland, un proprietario di una palestra nel bresciano, al Giornale di Brescia.