Gli sgravi contributivi previsti per le imprese che assumono giovani under 29 saranno validi solo se non ci saranno licenziamenti nei 6 mesi prima e dopo l’assunzione.
Il governo ha confermato ancora una volta che all’interno della prossima legge di Bilancio vi saranno apposite misure per favorire l’assunzione dei giovani under 29. Ci sono diverse ipotesi al vaglio, ma la più probabile è quella che parla di un dimezzamento dei contributi previdenziali fino a 3.250 euro per i nuovi assunti, e per i primi due o tre anni.
Il governo però non vuole più ripetere gli errori del passato, e vuol quindi evitare che questi incentivi vengano usati allo sproposito dalle imprese per ottenere forza lavoro a basso costo. Ecco quindi che di pari passo con gli sgravi ci sarà anche una norma anti-licenziamenti.
In pratica potranno avvalersi degli sgravi solo quelle aziende che non hanno licenziato nei 6 mesi precedenti l’assunzione e che non lo faranno neppure nei 6 mesi successivi. Si vuol evitare così che l’assunzione di un under 29 possa di fatto sostituirsi al licenziamento di qualche altro dipendente che, non godendo degli sgravi, di fatto viene a costare di più.
L’esecutivo sta valutando se limitare questo divieto ai soli lavoratori che hanno la stessa mansione del neoassunto o se applicarlo alla totalità del personale d’azienda. Sono comunque limature che verranno definite meglio nel corso dei prossimi giorni.