Lago di Garda: chiarite le dinamiche della morte del 32enne Zanetti

Sono state chiarite le dinamiche che hanno portato alla morte il giovane 32enne di Verona, Francesco Zanetti, il quale era uscito di notte per un giro sul Lago di Garda in sella alla sua moto d’acqua.

Lago di Garda: l’incidente mortale

Come abbiamo riportato ieri, il giovane che era in compagnia di alcuni amici, aveva deciso verso le 23 del 14 agosto di fare un giro sul Lago in sella alla sua moto d’acqua.

Passate le 2 di notte gli amici non vedendolo ritornare hanno allertato la Guardia Costiera ed insieme hanno iniziato a cercare l’amico. Verso le 4 gli stessi amici hanno ritrovato la moto e poco dopo i Vigili del Fuoco, circoscritta ancor di più l’area di ricerca, hanno rinvenuto il corpo del giovane (che indossava il giubbotto di salvataggio) ancora in galleggiamento ma privo di vita e poco distante dalla stessa moto d’acqua.

Le cause del decesso

Il corpo del povero Zanetti è stato poi trasferito all’obitorio dell’ospedale di Desenzano, a disposizione della Procura di Brescia a cui sono state affidate le indagini per la ricostruzione di quanto accaduto ed è lì che il pm Flavio Mastrototaro insieme ai medici è risalito alle cause della morte.

Il ragazzo è deceduto in seguito ai numerosi traumi dovuti al violento urto contro gli scogli della penisola catulliana, per questo non è stata disposta nemmeno l’autopsia sul corpo, ma il pm ha richiesto solo i prelievi di sangue per test tossicologici e una consulenza sulla funzionalità del mezzo.

La salma è stata poi riconsegnata alla famiglia per i funerali. Francesco era un ragazzo molto amato e grande appassionato delle moto d’acqua, originario di San Giorgio in Salici, provincia di Verona, che da qualche anno lavorava per la Sedifgraf di Castelnuovo.

Con i suoi amici era uscito lunedì sera per festeggiare il Ferragosto ed invece un giro sulla sua amata moto gli è costata la vita. Sui social sono tantissimi i messaggi di cordoglio pubblicati da amici e amiche del ragazzo.

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